Sempre Caro Mi Fu Quest'ermo
Sempre Caro Mi Fu Quest'ermo. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo;
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo; E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello
Ma Sedendo E Mirando, Interminati Spazi Di Là Da Quella, E Sovrumani Silenzi, E Profondissima Quiete Io Nel Pensier Mi Fingo;
Sempre caro mi fu quest’ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. — sempre caro mi fu quest’ermo colle, — always dear was to me this solitary hill — this lonely hill has always been dear to me.
Ove Per Poco Il Cor Non Si Spaura.
E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo; Download it once and read it on your kindle device, pc, phones or tablets.
Sempre Caro Mi Fu Quest'ermo Colle, E Questa Siepe, Che Da Tanta Parte Iperbole:
E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello Il poeta riesce ad esprimere la. Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma Sedendo E Mirando, Interminati Spazi Di Là Da Quella, E Sovrumani Silenzi, E Profondissima Quïete Io Nel Pensier Mi Fingo;
Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. Sempre caro mi fu quest’ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ove per poco il cor non si spaura.
Sempre Caro Mi Fu Quest'ermo Colle.
“sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Il cor non si spaura. Ma, sedendo e mirando, interminati spazi di lá da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo;
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